Si è tenuta oggi a Venezia la tradizionale Regata Storica, la “Formula 1” del remo e l’evento di punta della comunità veneziana che fa della voga la sua passione e filosofia di vita. Ad aggiudicarsi la bandiera rossa nella categoria dei Gondolini a due remi è stato il rosa con l’equipaggio composto da Nicolò Trabuio e Matteo Zaniol; delle Donne su mascarete a due remi l’arancio di Silvia Bon e Debora Scarpa; dei Giovanissimi su pupparini a due remi è stato l’equipaggio composto da Matteo Pecoraro ed Edward Patrick Nordio; delle Caorline a sei remi il bianco del Club Nautico San Marco con a bordo Mattia Baldin, Luigino Lombardo, Cristiano Vianello Crea, Riccardo Caenazzo, Filippo Vianello e Andrea Rosin.
A dare il via alla manifestazione – che dal secondo dopoguerra si svolge la prima domenica di settembre, organizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia – è stato uno spettacolare corteo storico per rievocare l’episodio della sposa del Re di Cipro (Caterina Cornaro rappresentata dalla “Maria del Carnevale 2023”, Beatrice Raffael) che ha rinunciato al trono a favore di Venezia. Come da tradizione, il Canal Grande si è riempito di imbarcazioni storiche, delle bissone da parata, compresa la bissona Floreale varata ieri dopo il suo restauro, della Serenissima con a bordo trombettieri e figuranti in costume. A sfilare sulle acque dei dogi, in apertura, dove tutto ha avuto inizio, è stata anche la zattera, lunga circa 30 metri, della Fameja dei Zatèr e Menadàs de la Piave di Codissago con a bordo i rappresentanti delle associazioni europee, per ricordare il legame tra la Serenissima e le località lungo il Piave che rifornivano la Serenissima con il legname dei loro boschi. E poi, 60 colorate imbarcazioni delle associazioni sportive locali con circa 400 figuranti a bordo, che hanno catturato gli applausi del pubblico.
Dopo il corteo si sono svolte le vere e proprie competizioni. Quattro le categorie ufficiali in gara, che hanno visto giovanissimi, donne, uomini e studenti universitari sfidarsi fino all’ultimo colpo di remo lungo la via d’acqua più celebre al mondo, per rinnovare ancora una volta una tradizione che risale almeno al XIII secolo, che rievoca il passato glorioso di una delle Repubbliche marinare più potenti e influenti del Mediterraneo e che quindi afferma il suo ruolo di città anfibia. A queste si sono aggiunte le gare dei più piccoli, dai 6 anni in su: le Maciarele e le Schie.
E se le regate sono antiche quanto i primi abitanti in laguna, la “Storica” in Canalazzo sin dall’inizio ha registrato un grande successo di partecipazione popolare. Migliaia le persone sulle rive e sui balconi degli antichi palazzi veneziani per assistere alle gare, mentre sulla “Machina” allestita a Ca’ Foscari, luogo deputato per il concludersi delle gare e la consegna dei premi consistenti in denaro e bandiere, erano presenti le autorità che hanno accolto i vincitori per ogni categoria. Venezia ha accolto tra i presenti Margherita Cassano, da marzo prima donna a diventare presidente della Corte di cassazione, la carica più alta nella magistratura. Sul palco anche l’ambasciatore giapponese in Italia, Satoshi Suzuki, il sindaco di Praga, Bohuslav Svoboda, l’onorevole Martina Semenzato, i senatori Raffaele Speranzon e Andrea Martella, assessori e consiglieri comunali oltre al sindaco di Longarone, Roberto Padrin, che ha salutato il pubblico dalla zattera.
Una edizione molto sentita, questa, che ha visto la conferma del ritorno alla voga da parte dei piccoli atleti, segno del rapporto speciale che i veneziani continuano ad avere con l’acqua. Da sottolineare la massiccia presenza di bambini, quasi 80 quelli che hanno partecipato. E ancora, la Regata Storica ha visto nella categoria dei Gondolini l’entrata in ruolo di due nuovi esordienti che non avevano mai gareggiato prima in questa categoria; per le Donne, nell’edizione del 2023 ha gareggiato una 17enne fresca di ruolo. Inoltre, a dimostrazione che la voga è uno sport capace di attrarre ancora oggi giovani leve, quest’anno il 50 per cento degli equipaggi delle Caorline ha un’età inferiore ai 26 anni.
La sfida remiera delle Università in Canal Grande, che si disputa dal 2004 a bordo di galeoni storici ed è organizzata da Ca’ Foscari in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia e il CUS Venezia, ha visto sfidarsi gli equipaggi degli atenei veneziani, delle Università di Copenhagen, di Lubiana, di Padova e di Vienna in un percorso di 750 metri: a primeggiare è stata Ca’ Foscari.
“Attraverso le tradizioni ritroviamo il senso e l’orgoglio di appartenere a questa città. Venezia, storicamente forte sui mari, grazie alla passione che i più anziani riescono a trasmettere ai giovani, continua a perpetuare il suo legame con il mare. La Regata Storica non è solo una mera rievocazione ma è il segno di un popolo che nasce dall’acqua e che nell’acqua ritrova le sue radici e il suo vivere quotidiano, un evento che celebra uno sport che qui trova la sua vera identità e che è capace di ridare al remo il suo ruolo centrale. – ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – Ma la Regata Storica è indubbiamente anche un appuntamento che porta con sé un aspetto culturale, quello legato ai saperi e alle conoscenze dei nostri artigiani che danno vita alla cantieristica tradizionale. Mestieri che trovano spazio all’interno del Salone Nautico Venezia e che verranno valorizzati anche nella cornice della prima edizione del Salone dell’Alto Artigianato a Venezia, che si terrà all’Arsenale dal 28 settembre all’1 ottobre, e che esalterà antiche lavorazioni provenienti da tutta Italia”.
Il consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni, Giovanni Giusto, ricordando che il Canal Grande è stato protagonista della continuità della voga agonistica e delle tradizioni che accompagnano la città sin dalla sua nascita, ha sottolineato l’importanza delle regate dei bambini e dei ragazzi, introdotte 18 anni fa, che hanno permesso di veder gareggiare oggi quelli che sono i campioni del remo. “In Canal Grande abbiamo la dimostrazione dell’attaccamento, attraverso le tradizioni, alla nostra storia e i regatanti – uomini e donne, giovanissimi compresi – sono in prima linea su questo. Oggi c’eravamo noi là, siamo noi gli attori e testimoni di questa continuità – ha detto – Con gli atleti più piccoli in particolare, Venezia dimostra la continuità di una tradizione e di uno sport che possiamo affermare sia nato con la città stessa. Questo sta a dimostrare che la voga alla veneta è in piena salute e che da anni questo sport garantisce una nuova generazione di atleti che ha tutte le carte in regola per proiettarci verso i futuri campioni di domani”.