Prima uno spettacolare corteo storico che ha riempito il Canal Grande di imbarcazioni tipiche cinquecentesche, atleti delle associazioni remiere e figuranti in costume nei panni del doge e di Caterina Cornaro, poi le vere e proprie competizioni che hanno concluso il calendario annuale di gare di voga alla veneta. Si è tenuta oggi a Venezia la tradizionale Regata Storica, una manifestazione che continua ad essere uno degli appuntamenti più prestigiosi ed attesi a Venezia, capace di richiamare ai lati del Canal Grande migliaia di curiosi, di tifosi e di veneziani.
Otto le categorie in gara, che hanno visto giovanissimi, donne, uomini e studenti universitari sfidarsi fino all’ultimo colpo di remo lungo la via d’acqua più celebre al mondo, per rinnovare ancora una volta una tradizione che risale almeno al XIII secolo e che rievoca il passato glorioso di una delle Repubbliche marinare più potenti e influenti del Mediterraneo.
Le emozioni e i passaggi cruciali di questo importante evento sportivo e culturale, sono state trasmesse in diretta tv su Rai 2 e in diretta radio sulle frequenze Radio Venezia FM 92.4.
Migliaia le persone assiepate sulle rive e sui balconi degli antichi palazzi veneziani per assistere alle gare, mentre sulla “Machina” allestita a Ca’ Foscari, luogo deputato per il concludersi delle gare e la consegna dei premi consistenti in denaro e bandiere, erano presenti le autorità che hanno accolto i vincitori per ogni categoria. Venezia città di pace ha accolto tra i presenti anche il Ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa, l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, che ha portato la bandiera dell’Ucraina ed è stato salutato da un lungo ed emozionante applauso, oltre all’ambasciatore del Giappone in Italia, Hiroschi OE.
Una edizione molto sentita, questa, che ha visto anche un grande ritorno alla voga da parte dei piccoli atleti, segno del rapporto speciale che i veneziani continuano ad avere con l’acqua. Da sottolineare la massiccia presenza di bambini e ragazzi: 10 equipaggi di “schie” (fino ai 10 anni), 10 equipaggi di “maciarele junior” (fino ai 12 anni) e 19 equipaggi di “maciarele senior” (fino ai 14 anni) per un totale di quasi 80 piccoli atleti. E ancora, la Regata Storica ha visto la presenza di 10 equipaggi di giovanissimi su “pupparini a due remi” (riserva inclusa), ben 9 equipaggi di caorline a 6 remi, 10 equipaggi di donne (riserva inclusa) che hanno gareggiato sulle nuove “mascarete” varate nei giorni scorsi per volontà dell’Amministrazione Comunale e altrettanti 10 equipaggi (riserva inclusa) di uomini su gondolini a due remi. La 18esima sfida su galeoni, invece, ha visto sfidarsi gli atenei veneziani di Ca’ Foscari e Iuav con gli equipaggi dell’università di Harvard, Vienna, Warwick in un percorso di 750 metri da Rialto a Ca’ Foscari.
“Quest’anno con grande orgoglio la Regata ha accolto tantissimi bambini e giovani, quegli stessi che sono il nostro futuro e che saranno i veneziani di domani, a dimostrazione che questa è una città viva, che vive nel presente e che prepara i suoi giovani per la Venezia di domani – ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – e quest’anno con grande emozione l’ambasciatore ucraino Melnyk ci ha consegnato la bandiera della città di Odessa che ci ha inviato il sindaco Gennadiy Trukhanov con la quale Venezia si è gemellata in occasione della Sensa, a perenne simbolo della nostra amicizia”.
Tra le curiosità, si segnala la presenza della “Maria del Carnevale 2022” Alice Bars nei panni di Caterina Cornaro a fianco del doge nel corteo storico che rievoca la sposa del Re di Cipro che ha rinunciato al trono a favore di Venezia, oltre a 63 colorate imbarcazioni delle associazioni sportive locali, una speciale caorlina che ha trasportato i calciatori del Calcio Venezia e una “balotina” dedicata a Costantino Reyer, fondatore dell’omonima squadra di basket. Tra le particolari imbarcazioni che hanno sfilato lungo il Canal Grande, anche la più conosciuta “Lucia”, lo scafo a fondo piatto la cui notorietà è legata alle vicende della “promessa sposa” del Lago di Como: è infatti a bordo di questo tipo di imbarcazione che il Manzoni immaginò avvenisse la fuga da Pescarenico, e quindi dalle mire di Don Rodrigo, di Lucia Mondella e Renzo Tramaglino.